“… Devi impegnarti in prima persona, riappropriandoti di te stesso. È un vantaggio al quale non puoi
rinunciare…”
“… Devi impegnarti in prima persona, riappropriandoti di te stesso. È un vantaggio al quale non puoi
rinunciare…”
“… Devi impegnarti in prima persona, riappropriandoti di te stesso. È un vantaggio al quale non puoi
rinunciare…”
Bando per il percorso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Di seguito requisiti, date e modalità di accesso.
Sono quasi 20.000 i posti a disposizione per partecipare ai corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Gaetano Manfredi e Lucia Azzolina, rispettivamente il Ministro dell’Università e della Ricerca e la Ministra dell’Istruzione, hanno firmato il Decreto Ministeriale 95 del 12 febbraio 2020, che sancisce l’avvio del quinto ciclo dei percorsi di formazione.
Data delle prove | Requisiti di accesso | Prove
Nel dettaglio i posti per accedere alla specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità sono 19.585, distribuiti tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Tra poco più di un mese , il 2 e il 3 aprile, cominceranno le prove di accesso che decreteranno i candidati aventi diritto alla partecipazione ai corsi. Nel dettaglio, come scritto sullo stesso DM, il calendario delle prove è il seguente:
I percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità “saranno attivati nei limiti dei posti fissati e per le sedi autorizzate”, esplicitate nelle pagine conclusive dello stesso documento. La maggior parte dei corsi si svolgerà negli atenei di tre regioni, ossia Sicilia (4.675 posti), Lazio (3.250) e Puglia (1.990). Seguono Campania (1.460) e Calabria (1.320). I percorsi formativi si chiuderanno poi entro il maggio del 2021.
Il decreto fissa, all’articolo 2, i requisiti per l’accesso alle prove, rimandando ai criteri “stabiliti dall’art. 3 comma 1 e art. 5 comma 2 del DM n. 92/2019. Vale a dire:
Le prove di accesso prevedono tre passaggi: